Gato sin cola

app per infanzia
Le dedizione nella selezione dei titoli (certo potrei darmi una mossa…in tal modo riuscirei a postare con maggior frequenza) è ripagata da deliziosi ritrovamenti, uno dei quali è Gato sin cola.
Testo semplice, in rima, in spagnolo; soggetto non contorto, il gatto ha perso la coda, noi lo aiutiamo a cercarla.
E’ un buon pretesto per costruire il percorso narrativo con le immagini; disegni originali, puliti, sembrano muoversi allegramente tra il grafico e l’illustrato. L’insieme risulta estremamente fresco, gaio e attraente.

app interattiva con gatti

Ma attenzione la vera grande sorpresa è tutta altrove! 
Ve la svelo, chissà che non la condividiate! Se, da una parte, non c’è alcuna profondità della parte illustrata, che è piana e senza ombre, una terza dimensione si cela nei lati, nel contorno, sui confini delle tavole, là dove l’ipad ha i suoi bordi.
gatti
Cerco di spiegarmi meglio. Ciò che dobbiamo aspettarci di incontrare è un terzo (o differente) modo di avvicinarci alle storie, la categoria di una nuova dimensione che offre un’altra prospettiva, una modalità inedita di procedere nella storia, un nuovo spazio di movimento narrativo, la stretta relazione tra storia e supporto su cui vive.
Un approccio innovativo non tanto con lo spazio superficie dell’app ma con le sue capacità espressive; qui muta radicalmente il nostro abituale modo di leggere. Non è una rivoluzione ma è una buona intuizione. Astuti e fantasiosi Judith Rocabert e il suo gruppo di sviluppatori PuffaPuffa!
letture digitali
(Di lato, la stessa immagine si vede da  una prospettiva diversa seguendo un iter alternativo).
Ed eccolo il modo nuovo di leggere questa storia. Non in una sola direzione, quella convenzionale, la della linearità, bensì sfruttando i quattro lati del dispositivo. Le tavole risultano TUTTE fra loro collegate e si procede, alla ricerca della coda perduta del gatto, non necessariamente verso destra.
letture digitali interattiveE’ un esercizio divertente e intelligente, su, giù, destra, sinistra, ci educa a pensare in modo nuovo. Si incontrano animazioni di personaggi strambi: un “violinista flacuchòn”, un “pajaro con bufanda”, forzuti baffuti.
Il mio consiglio è di non consumarla freneticamente ma di scoprire l’aspetto innovativo andando a zonzo nelle direzioni!
 

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